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30
years of
lumiere

Il viaggio di Lumiere attraverso trent'anni di storia

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30
years of
lumiere

Il viaggio di Lumiere attraverso trent'anni di storia

I video dei 30 anni

Nel 1990 nasce la lampada Lumiere. Da allora ci ha accompagnato in un viaggio lungo e straordinario. Anni veloci, di trasformazioni epocali, in cui è cambiato il mondo. In occasione del suo anniversario, un progetto video testimonia i fatti salienti degli ultimi 30 anni, che Lumiere ha attraversato come icona d’immutata attualità: fedele a se stessa e in continua evoluzione.

Lumiere 30th

1990-2020

Nata nel 1990, Lumiere ha rappresentato l’incarnazione della filosofia progettuale Foscarini e della visione di Rodolfo Dordoni: l’armonia fra tradizione e innovazione, fra decorazione e tecnica.

LUMIERE PASTILLES

LUMIERE Bulles

In Lumiere, l’accostamento di due materiali sensorialmente diversi come vetro e metallo evoca uno spazio non già di confine, ma di relazione, dove gli opposti – emozione e tecnica – riescono a incontrarsi.

In quello spazio Foscarini ha edificato l’originalità del suo linguaggio, e Lumiere è cresciuta nel tempo fino a diventare un’icona di design.

Ciò che contraddistingue le icone è la loro facilità a rinnovarsi senza compromettere la propria identità.

In questi 30 anni Lumiere si è vestita di colori e finiture sempre diverse e oggi, nella sua piena maturità, può osare un nuovo abito grazie a due storiche lavorazioni artigianali del vetro soffiato a bocca che arricchiscono il diffusore bianco lucido.

Lumiere 30th Bulles / Pastilles

PREC
SUCC

Per la prima volta il decoro sulla superficie del vetro di Lumiere diventa tridimensionale: la classe resta immutata, e ne guadagna il carattere.

In occasione del trentennale, Lumiere Bulles e Lumiere Pastilles sono proposte in edizione speciale da 1100 pezzi, numerata e autografata da Rodolfo Dordoni.

Nella versione Pastilles, tramite la soffiatura della pasta incandescente vetrosa all’interno di un apposito stampo a losanghe, il vetro assume le classiche sfaccettature (definite “ballotton”) che donano alla superficie una tridimensionalità percepibile anche al tatto.

Con l’uso di uno stampo dotato di punte si ottiene invece il vetro di Lumiere Bulles, caratterizzato da una miriade di piccole bolle d’aria racchiuse fra gli strati di vetro.

La base è per entrambe in alluminio color champagne.

DETTAGLIO DI LUMIERE PASTILLES

Lumiere 30 si caratterizza per la sua luce diffusa, calda e intensa. È una lampada che anche da spenta emana una raffinata eleganza.

È versatile e adatta alle ambientazioni più varie per stile e gusto, sia nel residenziale che nel contract.

PREC
SUCC

“...l’idea di questo piccolo treppiedi con la fusione (di alluminio) e il vetro esprimeva, più che il disegno di una lampada, un concetto più generale: come mettere insieme due elementi che fossero la caratteristica dei prodotti futuri dell’azienda. Questa fu, in pratica, l’intuizione.” — Rodolfo Dordoni, designer di Lumiere

In conversazione con

Rodolfo Dordoni

Con una sfera di attività che spazia dall’architettura, al product design, alla direzione artistica, all’allestimento di show room e mostre, Rodolfo Dordoni ha firmato alcuni dei più importanti e famosi progetti del design italiano, fra i quali Lumiere.

Quando e come nasce il progetto Lumiere (la scintilla, chi erano gli attori iniziali, i fautori)?

Stiamo parlando di 30 anni fa, per cui ricordare chi fossero gli attori richiede uno sforzo di memoria che alla mia età forse non è così semplice. Quello che posso dire è il contesto in cui è nata Lumiere. Era un periodo nel quale avevo iniziato a lavorare con Foscarini su una sorta di cambiamento dell’azienda. Mi avevano chiamato per una regia generale, che poteva essere una specie di direzione artistica della nuova collezione, perché la loro intenzione era di cambiare l’impostazione dell’azienda. Foscarini era una azienda pseudomuranese, nel senso che risiedeva a Murano ma aveva una mentalità non esclusivamente muranese. Abbiamo iniziato a lavorare su questo concetto: conservare l’identità dell’azienda (l’identità delle origini dell’azienda, quindi Murano-Vetro) ma diff erenziandoci rispetto all’atteggiamento delle altre aziende muranesi (cioè fornace-vetro soffi ato) cercando di aggiungere al prodotto dei dettagli tecnologici che lo caratterizzassero, e rendessero Foscarini più un’azienda di “illuminazione” che di “vetro soffi ato”. Questo concetto era la linea-guida per la Foscarini del futuro, all’epoca.

Dove viene partorita Lumiere? E cosa ha portato alla sua forma-funzione (i paletti progettuali, i materiali vetro soffiato e alluminio)?

Sulla base della linea-guida di cui ho appena parlato, abbiamo iniziato a immaginare e disegnare prodotti durante degli incontri. A uno di questi incontri, credo fossimo ancora nella vecchia sede di Murano, ho fatto uno schizzo su un foglietto, un disegno davvero piccolo su un foglio di carta che sarà stato 2×4cm: questo cappello di vetro con un treppiedi, tanto per far capire l’idea di associare vetro e fusione, e allora la fusione di alluminio era un argomento molto contemporaneo, nuovo. Quindi l’idea di questo piccolo treppiedi con la fusione e il vetro esprimeva, più che il disegno di una lampada, un concetto più generale: “come mettere insieme due elementi che fossero la caratteristica dei prodotti futuri dell’azienda”. Questa fu, in pratica, l’intuizione.